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RIPARTO PARZIALE- PAGAMENTO CREDITI PROFESSIONALI CON IVA DI RIVALSA AMMESSA IN CHIROGRAFO

  • Gianluca Canale

    Pescara
    28/09/2011 18:09

    RIPARTO PARZIALE- PAGAMENTO CREDITI PROFESSIONALI CON IVA DI RIVALSA AMMESSA IN CHIROGRAFO

    Nel riparto parziale in corso di esecuzione devo effettuare il pagamento di crediti professionali ammessi allo stato passivo in base a notule pro-forma. L'importo dell'onorario è stato ammesso in privilegio per 100 mentre l'iva è stata ammessa in chirografo. Il credito privilegiato viene interamente pagato in questo riparto per l'importo di 100 mentre i crediti chirografari non trovano capienza e quindi l'iva non viene pagata. Il problema che si pone è relativo alla emissione della fattura da parte dei professionisti. Il sottoscritto ritiene che la fattura vada emessa indicando 100 quale onorario (oltre cap, e iva e al netto della ritenuta di acconto) in quanto l'onorario ammesso in privilegio che la procedura sta pagando risulta pari a 100. In questo caso l'iva resterebbe a carico del professionista in quanto l'importo della stessa non verrebbe pagato ed inoltre non sarebbe possibile nemmeno emettere la nota di variazione ex art. 26 del dpr 633/72 trattandosi di riparto parziale . I creditori professionisti, in base alla risoluzione ministeriale della Agenzia delle Entrate n. 127 del 03/04/2008, ritengono invece che l'importo della fattura debba essere 100 iva inclusa. Quest'ultima soluzione, seppur conforme alla risoluzione ministeriale, tuttavia risulta in contrasto con la normativa fallimentare in quanto determinerebbe il pagamento di un credito chirografario che non trova capienza nel riparto in oggetto. Optando invece per la prima tesi (importo da indicare in fattura 100+iva) la procedura beneficierebbe della detrazione dell'importo dell'iva pur non avendola pagata, ma credo che la Cassazione, Sez. I civ., con la Sent. 12 giugno 2008 (5 marzo 2008), n. 15690 - Pres. Proto -, abbia fugato ogni dubbio in merito alla configurazione di un indebito arricchimento da parte della procedura concorsuale.
    Cosa deve fare il curatore? Chiedere la fattura per l'onorario di 100 oltre iva? Nel caso in cui riceve fatture per 100 compreso iva deve procedere a versare sempre la ritenuta di acconto pari a 20 o deve versare il diverso importo indicato nella fattura.
    Grazie
    Dott. Gianluca Canale
    • Marco Camilletti

      PESCARA
      15/12/2011 10:09

      RE: RIPARTO PARZIALE- PAGAMENTO CREDITI PROFESSIONALI CON IVA DI RIVALSA AMMESSA IN CHIROGRAFO

      si sollecita un arisposta in meiro al quesito del 28/09/11.
      Grazie
      • Stefano Andreani - Firenze
        Luca Corvi - Como

        22/12/2011 18:23

        RE: RE: RIPARTO PARZIALE- PAGAMENTO CREDITI PROFESSIONALI CON IVA DI RIVALSA AMMESSA IN CHIROGRAFO

        Personalmente ritengo che le sempre concordi sentenze di Cassazione sul punto non abbiano forse tenuto ben conto dei peculiari automatismi della disciplina IVA, e che la Risoluzione del'Agenzia delle Entrate da Lei citata non abbia tenuto ben conto delle peculiarità dei pagamenti effettuati nell'ambito di procedure concorsuali.
        Ne deriva il quadro da Lei descritto con grande precisione nel quale, come Lei, nemmeno io vedo una soluzione che riesca a rispettare tutte le norme e interpretazioni "ufficiali" delle stesse.

        Se la procedura dettata dalle sentenze della Corte di Cassazione deve fare i conti con il problema dell'indebito arricchimento della procedura (che la sentenza da lei citata ha ritenuto non esistere ma con motivazione che forse non convince interamente), la procedura suggerita dalla Risoluzione 127 deve fare i conti con la determinazione dell'importo della ritenuta d'acconto (e della certificazione riasciata a norma dell'art. 4 del D.P.R. 322/98), come da Lei lucidamente rilevato.

        Non riesco a individuare una soluzione che rispetti entrambi i "punti di vista", quello della procedura e quello del percipiente, quindi non posso che suggerirLe di muoversi in coerenza con quello che risulta dal punto di vista della procedura:
        - il riparto prevede il pagamento del solo compenso, non mi pare quindi vi sia alcun dubbio che la ritenuta debba essere effettuata sull'intero importo corrisposto
        - di conseguenza, nella certificazione al percipiente e nel Modello 770 Lei non potrà che indicare l'importo corrisposto e la ritenuta effettuata, come da piano di riparto
        - il percipiente, qualora si avvalga di quanto chiaramente stabilito dalla Risoluzione 127, emetterà una fattura per tale importo, considerato IVA compresa
        - l'IVA indicata in tale fattura sarà inferiore a quella "teorica" calcolata sull'importo pagato, ma la fattura è emessa nel rispetto di una disposizione ministeriale e non mi pare che il Curatore possa/debba contestarla.

        Se, così facendo, la Sua posizione mi sembra difficilmemte censurabile, più delicata è forse quella del percipiente, che riceve 100, emette fattura per 82,64 + IVA, indica quindi fra i suoi ricavi 82,64, subisce una ritenuta non di 16,52 ma di 20 (e fin qui poco male: avrà maggiori ritenute da recuperare in dichiarazione) ma soprattutto riceve una certificazione di compensi corrisposti di 100, mentre ne ha dichiarati 82,64.

        Ritengo peraltro che in sede di eventuale controllo incrociato il percipiente, basandosi sulla Risoluzione più volte citata, possa ben difendere la correttezza del proprio operato.

        Certo è che la questione dei professionisti ammessi al passivo sulla bese di note provvisorie, invece di avviarsi a una soluzione, pare ogni volta arricchirsi di problematiche sempre più complesse.

        • Alessandro Caldana

          Vicenza
          23/12/2011 09:41

          RE: RE: RE: RIPARTO PARZIALE- PAGAMENTO CREDITI PROFESSIONALI CON IVA DI RIVALSA AMMESSA IN CHIROGRAFO

          Se può essere d'ausilio, qualche anno fa un fallimento mi ha pagato un compenso, e mi ero studiato la procedura di fattuazione, concludendo che dovevo emettere la fattura per l'120 di imponibile -20 di ritenuta = 100 totale importo che pagava la procedura con l'Iva di 20 a mio carico, che non mi veniva pagata ma che dovevo versare comunque, rimanendo così aperto in contabilità un credito verso la procedura, credito che, in sede di chiusura del fallimento verrà stornato con la nota di variazione che emetterò per la sola imposta, andando così indirettamente a recuperare l'importo.
          Concordi quindi con l'impostazione del dott. Canale.
          • Stefano Andreani - Firenze
            Luca Corvi - Como

            02/01/2012 16:11

            RE: RE: RE: RE: RIPARTO PARZIALE- PAGAMENTO CREDITI PROFESSIONALI CON IVA DI RIVALSA AMMESSA IN CHIROGRAFO

            La procedura suggerita dal dott. Caldana non pare rispettosa della lettera dell'art. 26 del D.P.R. 633/72, che al secondo comma stabilisce la possibilità di emettere nota di credito /di variazione "Se un'operazione per la quale sia stata emessa fattura, successivamente alla registrazione di cui agli articoli 23 e 24, viene meno in tutto o in parte, o se ne riduce l'ammontare imponibile, in conseguenza di dichiarazione di nullita', annullamento, revoca, risoluzione, rescissione e simili o per mancato pagamento in tutto o in parte a causa di procedure concorsuali"

            Il problema è che nel caso prospettato l'ammontare imponibile viene integralmente pagato, non ci pare quindi che la nota di variazione possa essere emessa.